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Paolo Iervese

 

Paolo Iervese

Nato a Pescara il 18/06/1967.

Ha frequentato il locale Liceo Classico.

Iscritto presso l’Università pontificia Urbaniana di Roma, dove ha conseguito un baccellierato in teologia.

Laureato in filosofia e storia presso l’Università G.D’Annunzio di Chieti, con una tesi in filosofia teoretica.

Ha conseguito un titolo biennale di specializzazione post lauream per il sostegno didattico.

Dal 1993 al 1998 ha insegnato religione nella scuola elementare, per poi dare le dimissioni in seguito ad un ultimatum ricevuto dalla curia, che chiedeva di rinunciare alla militanza politica, dopo aver aderito alla teologia della liberazione.

Nel 2001 si è trasferito a Busto Arsizio, dove risiede tuttora.

Ha conseguito l’abilitazione in filosofia e storia con il concorso a cattedre indetto nel 1999.

Insegna storia e filosofia presso il Liceo Crespi di Busto Arsizio.

Nel 2002, si è iscritto presso la Facoltà di Scienze e Tecniche psicologiche di Chieti e, dopo la laurea triennale, nel 2005 si è poi iscritto alla magistrale di neuroscienze cognitive presso l’Università Vita salute del San Raffaele di Milano, dove si è laureato con una tesi sperimentale su un suo caso clinico. Si trattava di un ragazzo di 16 anni che risultava diagnosticato per un disturbo del linguaggio e che riteneva presentasse invece una forma di polimicrogiria bilaterale perisilviana, disturbo della migrazione neuronale che in passato era conosciuto come sindrome di Worster-Drought.

Ha frequentato la Scuola di psicoterapia cognitiva di Como. Dal 2011 è iscritto all’Ordine degli psicologi della Lombardia.

Nel maggio del 2012 ha iniziato a esercitare l’attività di psicoterapeuta presso studio privato e nel 2013 ha cominciato a lavorare presso il Consultorio Familiare di Busto Arsizio (struttura che ha deciso di lasciare dopo qualche anno).

La richiesta di aderire all’associazione “Psicoanalisi sotto la Mole” nasce dall’esigenza, sempre più avvertita nella relazione terapeutica, di recuperare le dimensioni del profondo, dell’inconscio, del simbolico, in sintesi di recuperare le intuizioni e la dimensione della psicoanalisi.