Vincenzo Moretti

 

 

Sul finire del mese di giugno 2022, dopo una dolorosa e tragica degenza ospedaliera, ci ha lasciati Vincenzo Moretti; mi ha lasciato un amico caro, che ho imparato a conoscere in fretta quasi che la vita ci avesse avvicinati per darci il calore di un'amicizia e di una vicinanza professionale e ideale che però si è rivelata troppo breve.

Quante conversazioni telefoniche “mai terminabili” hanno contraddistinto i troppo pochi anni di lavoro in comune. Nel frattempo ho imparato a conoscere Vincenzo di più e ad apprezzare le sue tante qualità tra le quali desidero evidenziare quella finezza emotiva che ha da sempre caratterizzato il suo ascolto e la sua parola.

Vincenzo fu membro attivo dell'associazione Sotto la Mole di Psicoanalisi Istituto di Ricerca di Torino, insieme abbiamo condiviso i tempi di alcuni incontri a Parigi con il Coordinamento dell'Inter-Associatif Européenn de Psychanalyse oltre che le fatiche del viaggio in treno, mitigate però dai racconti reciproci della nostra giovinezza e della nostra formazione.

Condividevamo insieme la comune iniziazione alla filosofia e la laurea in tale disciplina; Vincenzo si è laureato in Filosofia Teoretica e poi ha svolto il Dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di studi filosofici ed epistemologici presso l'Università di Pisa e presso il College International de philosophie di Parigi sotto la direzione didattica di Jaques Derrida.

All’originale laurea in Filosofia, che lo spinse ad appassionasi alla filosofia francese del ‘900, agli sviluppi teoretici, etici, sociali e politici del pensiero filosofico di Foucault, Sartre e Deleuze, seguì un dottorato di ricerca, appunto sotto la direzione di Derrida a Parigi e lì incontrò la psicoanalisi lacaniana frequentando i Seminari della sezione di Psicoanalisi presso l’Université Paris VIII.

Successivamente ha frequentato corsi di specializzazione in Neuroscienze, Psicologia dello sviluppo dell'età evolutiva e Psicologia Clinica presso la Facoltà di Psicologia dell'Università San Raffaele a Milano e ha svolto la sua analisi personale e didattica prima a Parigi poi a Milano.

Vincenzo Moretti ha praticato come psicoanalista, e per anni è stato impegnato nel campo terapeutico della lotta contro l’AIDS (Associazione LILA) con la partecipazione ai lavori di Equipe per un sostegno psicologico ai pazienti affetti da infezione HIV e per oltre 30 anni ha svolto attività di studio e approfondimento sul movimento psicoanalitico, sull'opera omnia di S. Freud e su J. Lacan.

A Milano ha partecipato alle attività organizzate dall'Istituto Freudiano diretto da J.A. Milller ed alla Sezione Clinica dell'Istituto Freudiano per la Clinica la Terapia e la Scienza con la direzione di M. Focchi e della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi. E' stato socio dell’OPIFeR nonché membro del Comitato Direttivo e socio della Comunità Internazionale di Psicoanalisi.

È stato relatore nei corsi di aula per la formazione alle Imprese: lezioni sulla comunicazione, risoluzione dei conflitti e gestione dello stress, oltre che relatore ai Seminari organizzati dall’Accademia per la Formazione di Padova e della Comunità Internazionale di Psicoanalisi (Sez. triveneta).

Ha pubblicato il libro Scienza e Psicoanalisi. Un dialogo possibile sulla verità del soggetto, con Aracne-NeP Edizioni - Maggio 2018. Nell’estate del 2020 ha preso parte alla costituzione della Società Milanese di Psicoanalisi come clinico di Jonas e IRPA.

Nel giugno 2021, in un testo pubblicato sul blog di La Repubblica, Vincenzo ci ha lasciato il testamento inconsapevole del suo pensiero più laico e della sua sensibilità più piena, commentando così l’allora dibattito in corso sulla proposta di legge De Zan:

"La discussione sul Ddl Zan ha generato polemiche e prese di posizioni su fronti opposti che hanno, a mio avviso, snaturato il senso di una proposta di legge che fonda i suoi diritti e la suaetica sul rispetto delle differenze sessuali e del rispetto di ogni orientamento sessuale. La violenza non solo fisica verso i gay, lesbiche, trans (LGBTQ+) non può essere più tollerata. Purtroppo non da oggi, suscita tanta violenza vedere due persone dello stesso sesso che si baciano per strada. Perché quel bacio suscita "ribrezzo"? Perché non è tollerato? Perché quel bacio esprime spesso amore che spesso non vediamo fra coppie cosiddette "eterosessuali"? Perché quel bacio suscita odio, paura ? Perché non tolleriamo che si difendano i diritti delle persone LGBTQ+ contro ogni violenza, bullismo, esclusione?
... Chiudo qui questa lettera, non aggiungo altro, perché non voglio correre il rischio di polemiche sterili che condanno. Al contrario vorrei che si avviasse nel nostro Paese una seria riflessione che coinvolge ogni singolo cittadino. Soprattutto desidero che si discuta di violenza e omofobia ritenendo che l'eterosessualità è tale non perché riguarda solo l'amore verso il sesso opposto ma perché richiama l'amore verso l'Altro. Quindi non è il sesso anatomico che definisce l'eterosessualità. Eh sì... se pensiamo diversamente siamo una "Povera Chiesa in Povero Stato"."

OPIFeR ha dedicato all’amico Vincenzo Moretti il lavori del Convegno Soggetti, intersoggettività e nuovi legami del 3 e 4 luglio 2022 svoltosi a Bologna.

Concludendo desidero lasciare qui il mio ricordo di Vincenzo, un pensiero “preso” nella sua immagine di amico e collega rigoroso e sempre attento a riflettere e approfondire il testo psicoanalitico a partire dalla sua clinica e dal suo desiderio di aggiungere qualcosa di suo, qualcosa della sua esperienza e sensibilità alla sua comunicazione teorica, sempre attento disponibile a partecipare al lavoro seminariale dell’I-AEP e ai Convegni OPIFeR con un sapere dotto mai scontato.

 

Vincenzo Moretti si è laureato in Filosofia Teoretica


Ha svolto il Dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di studi filosofici ed epistemologici presso l'Università di Pisa e presso il College International de philosophie di Parigi sotto la direzione didattica di Jaques Derrida.

Frequenta corsi di specializzazione in Neuroscienze, Psicologia dello sviluppo dell'età evolutiva e Psicologia Clinica presso la Facoltà di Psicologia dell'Università San Raffaele a Milano.

Ha svolto la sua analisi personale e didattica. Da oltre 30 anni svolge attività di studio e approfondimento sul movimento psicoanalitico, sull'opera omnia di S. Freud e su J. Lacan.

Partecipa alle attività organizzate dall'Istituto Freudiano diretto da J.A. Milller ed alla Sezione Clinica dell'Istituto Freudiano per la Clinica la Terapia e la Scienza a Milano con la direzione di M. Focchi e della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi.

Collabora con il Centro LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS) a Milano con la partecipazione ai lavori di Equipe per un sostegno psicologico ai pazienti affetti da infezione HIV.

E' socio della OPIFeR e  della Comunità Internazionale di Psicoanalisi.

 


 

Insegnamenti:

Relatore nei corsi di aula per la formazione alle Imprese: lezioni sulla comunicazione, risoluzione dei conflitti e gestione dello stress.

Relatore ai Seminari organizzati dall’Accademia per la Formazione di Padova e della Comunità Internazionale di Psicoanalisi(Sez. triveneta) su La Scienza, la psicanalisi e la verità: 

- 26 Gennaio 2018, intervento: “Il trucco della verità nell’oggetto della scienza”.

- 9 Febbraio 2018, intervento: “La verità del soggetto nell’atto analitico”.

 

Pubblicazioni:

“Scienza e Psicoanalisi. Un dialogo possibile sulla verità del soggetto” ,  Aracne-NeP Edizioni - Maggio 2018.